La faccenda preservativo si,preservativo no, ha caratterizzato il viaggio del Papa in Africa;viaggio le cui motivazioni sinodali sarebbero state altre: la pace e la fine di rivolte e guerre.
Bene,visto che la storia preservativo ha preso il sopravvento su tutto raccontiamola bene,cifre alla mano. Innanzituto il Papa ha affermato che la moralizzazione e l'umanizzazione della sessualità sono più importanti del dire usa il preservativo e stop. Ma da dove nasce questo ragionamento che è sembrato ai più rispettosi utopico e ai meno completamente fuori di testa ? Da una constatazione di fatti e cifre di quanto successo in Uganda,nazione passata da un 15% di ammalati di aids nel 1992 ad un 4% nel 2008. Questo abbassamento precentuale di ammalati è stato ottenuto non con la distribuzione gratuita o meno di profilattici (non utilizzati in quella nazione) ma da una informazione chiara,diffusa e responsabile in tutto il paese;dove si sono lanciati ovunque continui messaggi di salute sessuale,moralizzazione della stessa e umanizzazione del quanto. I media hanno quindi fatto un pessimo lavoro,creato lo scandalo, fatto discutere e quant'altro, senza diffondere quanto sopra e da quale analisi proveniva tutto il discorso del Papa. C'è da aggiungere in proposito anche le importanti affermazioni sulla distribuzione gratuita dei farmaci retrovirali per gli ammalati della sindrome,cosa che non fà di certo piacere alle potenti case farmaceutiche. Ora conoscendo quanto sopra, è sicuramente possibile farsi un idea più onesta della cosa e pensare ad esempio che l'utilizzo del profilattico possa senz'altro andare di pari passo con una moralizzazione del sesso, che ha perso in questi anni parecchi connotati che lo rendevano un qualcosa di eccellente per una vita sana.
Alla prossima,
Andrea Notari
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