Forse l'italico governo,riscrivo,forse,rimanderà,la faraonica impresa del ponte sullo stretto di Messina per investire il denaro in una corretta ricostruzione dell'Abruzzo. Quindi "opera" solo rimandata,ma in ogni caso,ci toccherà. Viene da sorridere quando si sente parlare,scrivere e quant'altro, di probabili,forse possibili, infiltrazioni mafiose in Abruzzo,di task force antimafia,come se con ciò si riuscisse ad estirpare il cancro mafioso. Sempre a proposito di mafia e mafiosi, il ponte sullo stretto,come ben sapete, poggerà su due regioni: Calabria e Sicilia, a mio avviso sarà un banchetto di nozze, coinvolgente, andrangheta,cosa nostra,politici,faccendieri e parassiti vari,ma fino ad ora si è voluto,da parte del governo, dare ugualmente priorità "all'opera", dimenticando o facendo finta di....che forse prima di tutto, occorrerebbe una bonifica per queste due regioni ,con l'estirpazione del sottobosco politico-mafioso che, come un cancro, sta distruggendo l'economia, allontanando imprese oneste, instaurando di fatto una dittatura medievale. Ma a chi serve "l'opera" ? Non certo alle genti delle due regioni, che hanno saggiamente dimostrato più volte di non volerla,forse,mi viene da pensare che però consacrerebbe Re silvius I°, il quale verrebbe ricordato a perenne memoria, come colui che costrui'.....Un pò come i faraoni d'Egitto e le piramidi. Bisogna aggiungere,per dovere di cronaca,che ingegneri giapponesi hanno più volte avvisato,geologi,ingegnieri e menti sopraffine varie,dell'irrealizzabilità "dell'opera". I giapponesi sono leader nel settore e detengono il record del ponte più lungo al mondo:l’Akashi Kaikyo.
Per il momento,forse,sarà tutto rimandato. Non pensiamoci. E se a qualcuno nel frattenpo venisse in mente un tunnel per collegare la Sicilia a Tunisi,per cortesia,taccia per sempre.
Andrea Notari - ipse dixit
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