

Leggere quasi quotidianamente di piccoli e medi imprenditori che si tolgono la vita per fattori inerenti a restrizioni bancarie insensate e folli, consapevoli di dovere licenziare madri e padri di famiglia, quando non chiudere le aziende create con sudore e lavoro, fà rabbia, molta rabbia. Chi istiga al suicidio è imperdonabile, qualcuno, lo sento, si giustificherà con la "frasetta":" ma è evidente che sono persone che hanno altri problemi..".... Certo, si trattasse di qualcuno ne posso convenire, ma non l'alto numero attuale. Quindi, come non ne avessero già abbastanza le banche hanno anche questa responsabilità, non da meno di altre, anzi. Purtroppo, come spesso accade in questi ultimi tempi i grandi media non ne danno notizia, ma sta succedendo ovunque in ogni parte d'Italia dal sud al nord, passando per il centro. Le banche si sentono forti e fors'anche lo sono, ma se ognuno di noi non vuole essere corresponsabile di questo scempio umano e finanziario vergognoso, non rimane che togliere il denaro dalle grinfie di questi delinquenti e portarlo altrove, alle poste ad esempio (garantito dalla cassa depositi e prestiti), sia abbiate cento, duecento, mille o migliaia di euro. Rischiate unicamente di avere economicamente di più di quanto le banche non vi danno, e sopratutto non vi sentirete corresponsabili di quanto sopra, e non è poco.
Andrea Notari - ipse dixit
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