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DENARO,DENARO,DENARO...


Se qualcuno non lo ha mai fatto consiglio di leggere "La livella" fantastica opera poetica del Principe Antonio de Curtis in arte Totò. E ora vi racconto qualcosa. Qualcosa che mi ha fatto molto,molto riflettere, vi assicuro,credetemi sulla parola tutto assolutamente vero. Due anni prima che io iniziassi a stare male sul serio,muore un conoscente del mio piccolo paese dove sono nato e ho abitato per trent'anni. Questi era un ricco piccolo imprenditore che non mancava mai di fare notare la sua ricchezza,lui pensava di potere comprare tutto con il denaro,in effetti acquistò una qualche amministrazione comunale in blocco e si fece pure la sede provinciale del Wwf,tanto per metterli a tacere sulla sua azienda in merito alla quale questi ultimi avrebbero avuto molto da dire. Non parliamo poi del parco auto,del mega villone antico fatto e rifatto decine di volte e quant'altro che in un piccolo paese si nota benissimo. Una sera mentre usciva da un piccolo parco dove portava le sue membra a fare due passi,viene investito da un auto e muore. Il parroco ufficiale del paese era impossibilitato per il funerale e quindi chiamarono un anziano parroco di una frazione che tutti definivano comunista (chissà perchè poi...). Don Vinicio,questo il nome del prete,fece una normale ma sbrigativa funzione in chiesa,poi tutti al camposanto,dove a bara da tumulare inizio' un favoloso e indimenticabile sermone attirando l'attenzione e il plauso di tutti,sottoscritto compreso,se non che alla fine concluse urlando:"di fronte a tutto questo I SOLDI SONO M E R D A !"...I paesani non compresero e se ne andarono mesti e sorridenti,come dire:" il solito pazzoide e pure comunista",i parenti del defunto rimasero un attimo li' come ghiacciati discussero tra di loro e se ne andarono bofonchianti, io rimasi...li solo con il parroco e il conoscente che stava per essere abbassato all'interno della tomba. Dopo pochi minuti andai da Don Vinicio lo abbracciai e gli dissi grazie, grazie davvero, ho imparato più cose da quanto ho sentito dire da lei oggi che in metà della mia vita, grazie... e al Don scese una lacrima dagli occhi già umidi.

Andrea Notari - ipse dixit



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