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CARO PRESIDENTE INDEGNO SARA' LEI

Certo, chiederle di provare vergogna nel definire indegni gli italiani che evadono le tasse, con i suicidi giornalieri di coloro che, da veri italiani, sentono come disonore essere stati catapultati criminalmente ai margini della società, è come chiedere ad un vampiro di pentirsi per aver succhiato il sangue.
Per lei, invece, è cosa degna aver fatto il comunista con il cappuccio a stelle strisce sulla testa. È grazie a questa coerenza e sottomissione che si sente autorizzato a criminalizzare gli italiani, visto e considerato che siete stati voi ad averli messi nella condizione che, voi stessi, considerate disonorevole?
A quale evasione, presidente Napolitano, lei si riferisce? A quella, per esempio, che costringe lo Stato fantoccio, che lei indegnamente rappresenta, ad acquistare titoli spazzatura dagli Usa? Oppure a quella ideologica della Fornero, prevedendo “uscite virtuose” dal lavoro stabile e, quindi, costringere a scegliere tra il pagare “onorevolmente” le tasse oppure provvedere al sostentamento della propria famiglia?
Lei ha uno strano concetto dell'onore presidente Napolitano se non sente come disdicevole far diventare prima senatore a vita e poi presidente del consiglio colui che ha contribuito a creare la cosiddetta “crisi” facendo il “tecnico” di società finanziarie di riciclaggio di titoli spazzatura per conto di Banche referenti agli Usa e gruppi di potere come il Bilderberg.
Oppure, presidente, ritiene più degno far lavorare sua nipote alla Regione Puglia alle dirette dipendenze del presidente Vendola?
Sa bene che non a tutti gli italiani è concesso questo degno privilegio, e allora ci chiediamo, con quale faccia tosta si permette di gettare discredito sugli italiani?
È facile parlare genericamente di evasione, presidente, mentre è molto più complicato entrare nel merito della questione e circoscrivere il fenomeno.
O forse lei si riferiva a quegli italiani che, per conto della criminalità mafioso-finanziaria, riciclano denaro proveniente dalla droga afgana attraverso centri commerciali,o i multipresenti "compro oro" (probabili lavanderie di denaro sporco).
Oppure si riferisce alla criminalità cinese che, oltre ridurre i propri connazionali in schiavitù, si sta impadronendo di interi quartieri italiani con sistemi che un paese “degno”, presidente, non potrebbe accettare.
Ora, presidente, si prepari pure il discorso che terrà “degnamente” in occasione del 25 aprile parlandoci di libertà e del debito di riconoscenza verso i nostri salvatori, un debito che stiamo pagando con il sudore e il sangue, con la sottomissione e il disonore.
Cerchi, se le riesce, di commuoversi meno ed essere più sincero verso i suoi diretti referenti di oltreoceano.
Un popolo colonizzato l'onore, presidente, lo conquista cacciando l'invasore non facendogli l'inchino.

Andrea Notari - ipse dixit



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