Eccoli li' i signori della politica, i signori che amminstrano o dovrebbero amministrare il paese, li' a litigare sul denaro da spendere per festeggiare l'unità d'Italia. Chi vuole ed esige sessanta milioni di euro (circa centoventi miliardi delle vecchie lire) , chi ne offre cinquanta e via di questo passo....
In un paese che nei fatti è tutt'altro che unito, si vuole in un momento come questo, "sputtanare" denaro per fare demagogia e inculcare quello che non è. Il nostro è un paese con microstati, non stò scrivendo di San Marino e Vaticano, ma di Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Sicilia. Questi sono nei fatti stati nello stato, dove la benzina per l'auto (vedi la Valle d'Aosta) costa esattamente la metà che dalle altre parti dell'Italia unita, o dove, vedi la regione Sicilia, sono effettivi trentamila dipendenti, a fronte dei tremila della regione Lombardia......Un paese, il nostro, con una sanità che più diseguale non si può, vedi ad esempio le differenze tra Campania, Lombardia e Trentino Alto Adige, come se il diritto alla salute non fosse uguale per tutti. Per non scrivere del potere d'acquisto, diseguale in modo vergognoso, ma con stipendi uguali in modo altrettanto vergognoso. Ditemi voi cosa c'è da festeggiare.
per Aenne Blog e Agestampa - Filippo Restelli
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