Forse siamo al tramonto dei voyeur che negli uffici e in luoghi, dove regolarmente dovrebbero svolgere altre cose, se la "spassano" guardando videopornografia. Chi metterà un probabile stop si chiama "Surf Recon LE" potremmo definirlo l'incubo degli hard disk. Secondo i suoi creatori non darà tregua a nessuno: è in grado di scandagliare a caccia di pornografia i bit di computer che montano Linux, Windows e MacOS e può anche riconoscere, quando la incontra, la pedopornografia. Surf Recon LE si installa su una comune penna USB che va collegata ad un computer pronto ad essere riavviato, a questo punto il software inizia a scandagliare a velocità "supersonica" nei settori del disco rigido, in cerca di immagini e video conosciuti, oppure tentando di individuare materiale proibito basandosi sull'analisi della struttura dei file con una tecnologia appositamente sviluppata. I suoi creatori lo propongono anche come strumento investigativo per le forze dell'ordine, ideale, dicono, per trovare rapidamente prove durante una perquisizione; la percentuale di successo supererebbe il 95 per cento. Gli esponenti delle forze dell'ordine possono anche collegarsi ad un database centrale per condividere informazioni sul materiale rinvenuto e tentare di risalire alla filiera della produzione pedopornografica.
Il suo utilizzo consente anche di minimizzare l'esposizione dei detective alle immagini più scabrose, una esposizione che, a quanto pare, crea non pochi problemi psicologici a lungo termine.Aenne Blog
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