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Epicentro e zone maggiormente colpite |
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Zona di stoccaggio e estrazione gas |
Fino a non molto tempo fa la zona del terremoto emiliano veniva considerata sostanzialmente esente dalla possibilita'di essere epicentro di terremoti,e infatti era dal 400 che nulla accadeva. Improvvisamente le carte dei geologi e "terremotologi"cambiano,ma vedendoli in televisione si nota un certo arrancamento,una poca convinzione a quanto vanno affermando (famoso disastrologo Dr.Boschi a parte) poco convincenti,decisamente poco convincenti,mi sono detto che ci doveva essere dell'altro:gia' ma cos'altro? Cerca di qui,indaga di la',un "uccellino" mi fornisce un imbeccata che tutto sommato sta' in piedi. Nella zona del terremoto ci sono sotterraneamente luoghi di stoccaggio di gas naturale,http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/istanze/mappa.asp?cod=193,cliccando il link seguente potrete leggere cos'è lo stoccaggio http://unmig.sviluppoeconomico.gov.it/unmig/stoccaggio/info/cosa.asp . Certo che se il sottosuolo è ripieno di gas credo basti un piccolo smottamento per la catastrofe;del resto la scelta per lo stoccaggio parla chiaro: in quella zona perchè esente da possibilita' di eventi sismici. Solo strane coincidenze ? La gente di quelle zone sa' e sapeva sotto riporto un interrogazione di un consigliere regionale del 2006.
Alla Presidente
dell'Assemblea Legislativa
della Regione Emilia-Romagna
Interrogazione a risposta scritta
Il sottoscritto Mauro Manfredini
Consigliere Regionale Lega Nord Padania
Emilia e Romagna
Premesso che:
· si apprende dagli organi di stampa locale che nella frazione di Rivara, nel Comune di San Felice (Mo) dovrà sorgere il più grande deposito italiano di metano stoccato;
· la notizia è stata resa ufficiale dalla Indipendent resources plc, una delle più importanti società al mondo di esplorazione e stoccaggio di gas naturale;
Preso atto che:
· la stessa Indipendent "riferisce di avere lavorato alacremente e da vicino con le autorità centrali, regionali e con le altre coinvolte, per ridurre al minimo le lentezze burocratiche dei permessi";
· la società in questione ha già concluso le pratiche per la valutazione di impatto ambientale che doveva essere rilasciata dal Ministero;
Considerato che:
· il sito di Rivara dovrebbe essere operativo già nel 2010; (!!!! n.d.a.)
· per il progetto in questione verranno investiti 200 milioni di euro;
· i cittadini di Rivara e più in generale quelli del Comune di San Felice, non erano a conoscenza del progetto;
· la Indipendent prevede di stoccare sotto il territorio di Rivara ben 3,2 miliardi di metri cubi di gas metano ad una profondità di 2.500 metri;
· non si sa se siano stati fatti studi per verificare la sicurezza di questo nuovo impianto e non si sa se questo deposito possa o meno causare nel tempo problemi di salute per la popolazione che risiede sopra al sito o comunque nelle vicinanze;
Interroga la Giunta Regionale
per sapere:
· se, ove quanto sopra scritto corrisponde al vero, vista l'importanza del progetto, la Regione Emilia-Romagna era a conoscenza di questa proposta;
· come mai non sia intervenuta al fine di far conoscere ai cittadini questo programma;
· da quanto la Regione è coinvolta in questo progetto;
· se abbia intenzione di promuovere studi per verificare la sicurezza del sito e l'impatto che potrebbe avere sulla salute del cittadino;
· se intenda collaborare con le autorità competenti al fine di individuare un altro sito dove costruire questo deposito, soprattutto lontano da abitazioni.
Bologna, 11 ottobre 2006.
Mauro Manfredini
Consigliere Regionale Lega Nord
Padania Emilia e Romagna
dell'Assemblea Legislativa
della Regione Emilia-Romagna
Interrogazione a risposta scritta
Il sottoscritto Mauro Manfredini
Consigliere Regionale Lega Nord Padania
Emilia e Romagna
Premesso che:
· si apprende dagli organi di stampa locale che nella frazione di Rivara, nel Comune di San Felice (Mo) dovrà sorgere il più grande deposito italiano di metano stoccato;
· la notizia è stata resa ufficiale dalla Indipendent resources plc, una delle più importanti società al mondo di esplorazione e stoccaggio di gas naturale;
Preso atto che:
· la stessa Indipendent "riferisce di avere lavorato alacremente e da vicino con le autorità centrali, regionali e con le altre coinvolte, per ridurre al minimo le lentezze burocratiche dei permessi";
· la società in questione ha già concluso le pratiche per la valutazione di impatto ambientale che doveva essere rilasciata dal Ministero;
Considerato che:
· il sito di Rivara dovrebbe essere operativo già nel 2010; (!!!! n.d.a.)
· per il progetto in questione verranno investiti 200 milioni di euro;
· i cittadini di Rivara e più in generale quelli del Comune di San Felice, non erano a conoscenza del progetto;
· la Indipendent prevede di stoccare sotto il territorio di Rivara ben 3,2 miliardi di metri cubi di gas metano ad una profondità di 2.500 metri;
· non si sa se siano stati fatti studi per verificare la sicurezza di questo nuovo impianto e non si sa se questo deposito possa o meno causare nel tempo problemi di salute per la popolazione che risiede sopra al sito o comunque nelle vicinanze;
Interroga la Giunta Regionale
per sapere:
· se, ove quanto sopra scritto corrisponde al vero, vista l'importanza del progetto, la Regione Emilia-Romagna era a conoscenza di questa proposta;
· come mai non sia intervenuta al fine di far conoscere ai cittadini questo programma;
· da quanto la Regione è coinvolta in questo progetto;
· se abbia intenzione di promuovere studi per verificare la sicurezza del sito e l'impatto che potrebbe avere sulla salute del cittadino;
· se intenda collaborare con le autorità competenti al fine di individuare un altro sito dove costruire questo deposito, soprattutto lontano da abitazioni.
Bologna, 11 ottobre 2006.
Mauro Manfredini
Consigliere Regionale Lega Nord
Padania Emilia e Romagna
Queste sotto sono le rilevanze di un assemblea di cittadini nel novembre 2006.
Progetto Independent Gas Management vs. DUBBI COMITATO/POPOLAZIONE
Questo l’elenco di alcune caratteristiche del progetto avanzato dalla ditta inglese. Inevitabili, per ogni punto, le perplessità avanzate dal Comitato e trasmesse alla cittadinanzaall’affollata assemblea pubblica del 27-nov-2006.
1. INDEPENDENT Impianto principale ubicato a ridosso della frazione di Rivara su un terreno di circa 6 ettari caratterizzato dalla presenza di quattro capannoni alti fino a 40 metri. Al loro interno la presenza di altrettante turbine in grado di iniettare il gas fino a 2500 mt di profondità alla pressione di 250 mt.
COMITATO Le turbine sviluppano enormi quantità di calore e la loro azione sarà massima proprio nel periodo estivo quando normalmente si raggiungono 35°C. Quali possono esere gli effetti di questo calore sull’ambiente esterno?
Quali gli effetti del rumore prodotto dal funzionamento di queste macchine?
Quali gli effetti del gas iniettato ad alta pressione tenendo presente che il geologo Dott. Scaglioni afferma esservi la presenza di crepe dalle quali sfuggirebbe lo stesso gas. Studi effettuati in passato dimostrano infatti la risalita di tracce di idrocarburi e acqua salata in alcuni siti del territorio sanfeliciano.
2. INDEPENDENT Nell’area dell’impianto presenti una candela fredda alta fino a 100 mt. per la fuoriuscita di gas in situazioni di emergenza e una torcia sempre accesa alta fino a 40 che permetterebbe di bruciare i gas residui della lavorazione.
COMITATO L’intera popolazione non sarà in grado di sapere con certezza quando e quante saranno le situazioni di emergenza in cui verrà scaricato gas in aria; l’unica certezza è che comunque questi gas sono dannosi per la salute umana (occorre ricordare che la provincia di Modena è quella con la più alta percentuale di tumori) e per l’ambiente.
3. INDEPENDENT A supporto dell’impianto principale dovrebbero essere costruiti fino a 19 pozzi di supporto per iniezione/estrazione di gas collegati al pozzo principale
COMITATO Prevedibile un mutamento dell’assetto territoriale della frazione di Rivara, della frazione di Massa Finalese con quali ricadute sull’economia prevalentemente agricola della zona?
4. INDEPENDENT L’area di stoccaggio di gas nel sottosuolo si estende per una superficie di 117 chilometri quadrati.
COMITATO Il problema non è solo degli abitanti di Rivara e San Felice sul Panaro ma anche di tutti i comuni limitrofi: Finale Emilia, Medolla Mirandola, Camposanto; un bacino di circa 50000 abitanti!
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Al punto 4 non si puo' non notare come la zona sia quella colpita dal "terremoto".
Questo l’elenco di alcune caratteristiche del progetto avanzato dalla ditta inglese. Inevitabili, per ogni punto, le perplessità avanzate dal Comitato e trasmesse alla cittadinanzaall’affollata assemblea pubblica del 27-nov-2006.
1. INDEPENDENT Impianto principale ubicato a ridosso della frazione di Rivara su un terreno di circa 6 ettari caratterizzato dalla presenza di quattro capannoni alti fino a 40 metri. Al loro interno la presenza di altrettante turbine in grado di iniettare il gas fino a 2500 mt di profondità alla pressione di 250 mt.
COMITATO Le turbine sviluppano enormi quantità di calore e la loro azione sarà massima proprio nel periodo estivo quando normalmente si raggiungono 35°C. Quali possono esere gli effetti di questo calore sull’ambiente esterno?
Quali gli effetti del rumore prodotto dal funzionamento di queste macchine?
Quali gli effetti del gas iniettato ad alta pressione tenendo presente che il geologo Dott. Scaglioni afferma esservi la presenza di crepe dalle quali sfuggirebbe lo stesso gas. Studi effettuati in passato dimostrano infatti la risalita di tracce di idrocarburi e acqua salata in alcuni siti del territorio sanfeliciano.
2. INDEPENDENT Nell’area dell’impianto presenti una candela fredda alta fino a 100 mt. per la fuoriuscita di gas in situazioni di emergenza e una torcia sempre accesa alta fino a 40 che permetterebbe di bruciare i gas residui della lavorazione.
COMITATO L’intera popolazione non sarà in grado di sapere con certezza quando e quante saranno le situazioni di emergenza in cui verrà scaricato gas in aria; l’unica certezza è che comunque questi gas sono dannosi per la salute umana (occorre ricordare che la provincia di Modena è quella con la più alta percentuale di tumori) e per l’ambiente.
3. INDEPENDENT A supporto dell’impianto principale dovrebbero essere costruiti fino a 19 pozzi di supporto per iniezione/estrazione di gas collegati al pozzo principale
COMITATO Prevedibile un mutamento dell’assetto territoriale della frazione di Rivara, della frazione di Massa Finalese con quali ricadute sull’economia prevalentemente agricola della zona?
4. INDEPENDENT L’area di stoccaggio di gas nel sottosuolo si estende per una superficie di 117 chilometri quadrati.
COMITATO Il problema non è solo degli abitanti di Rivara e San Felice sul Panaro ma anche di tutti i comuni limitrofi: Finale Emilia, Medolla Mirandola, Camposanto; un bacino di circa 50000 abitanti!
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Al punto 4 non si puo' non notare come la zona sia quella colpita dal "terremoto".
Andrea Notari - ipse dixit
Nelle immagini sopra - la zona dello stoccaggio sotterraneo e estrazione di gas e la zona del terremoto stranamente coincidenti. (N.d.a.)
Nelle immagini sopra - la zona dello stoccaggio sotterraneo e estrazione di gas e la zona del terremoto stranamente coincidenti. (N.d.a.)
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